
Sacrosanto. Purché si vada fino in fondo.
L'auspicio, infatti, è che il pronunciamento dei giudici - atteso entro un paio di settimane - non lasci spazio a dubbi. Guai, infatti, se si decidesse di vietare la possibilità di scelta ma, per contro, si decidesse comunque di dichiarare la coppia idonea, con il rischio che quei genitori possano essere abbinati a un bimbo che non sentiranno mai loro figlio. Il bene del bambino prima di tutto: nessuna forzatura. Nessuna zona d'ombra. Quando e se - e sarebbe una fantastica scelta di civiltà - i giudici della Cassazione dovessero accogliere l'istanza della procura generale dovranno essere chiari e categorici: senza una disponibilità piena, condivisa, senza incertezze e soprattutto non di facciata non possono esistere deroghe riguardo il riconoscimento del decreto di idoneità.