mercoledì 24 dicembre 2008

Auguri da Mehala

Siete disposti a dimenticare quel che avete fatto per gli altri
e a ricordare quel che gli altri hanno fatto per voi?
A ignorare quel che il mondo vi deve

e a pensare a ciò che voi dovete al mondo?

A mettere i vostri diritti in fondo al quadro,
i vostri doveri nel mezzo
e la possibilità di fare un po’ di più del vostro
dovere in primo piano?
Ad accorgervi che i vostri simili esistono come voi
e a cercare di guardare dietro i volti per vedere il cuore?
A capire che probabilmente la sola ragione
della vostra esistenza
non è
cio' che voi avrete dalla vita, ma ciò che darete alla vita?
A non lamentarvi per come va l’universo
e a cercare intorno a voi
un luogo
in cui potrete seminare
qualche granello di felicità?
Siete disposti a fare queste cose
sia pure per un giorno solo?
Allora per voi Natale durerà per tutto l’anno.
Henry Van Dyke

domenica 21 dicembre 2008

Diritto di asilo

Messico, pizzini davanti agli asili
"Pagate o rapiremo i vostri figli"
da laStampa.it

Una serie di misteriosi messaggi anonimi sono stati appesi fuori dalle scuole della città messicana Ciudad Juarez. Su di essi si legge un messaggio inquietante: rapiremo gli alunni se lo staff scolastico o i genitori non pagheranno del denaro. Uno di questi pizzini mortali è stato ritrovato anche davanti a un asilo. I probabili mittenti, scrive la Bbc, sono i cartelli della droga benché finora non sia ancora stato arrestato nessun sospetto.
La campagna di estorsione sembra coincidere con la tredicesima che gli insegnanti si ritroveranno in busta paga questo mese. Dopo la comparsa dei biglietti molti genitori hanno ritirato i figli dalla scuola. La città, che si trova al confine con gli Stati Uniti, è una delle più violente del mondo con una media di 1400 omicidi all’anno. Molti dei delitti, oltre un quarto, verificatisi in Messico quest’anno sono stati compiuti in questa città. I funzionari del governo assicurano che stanno facendo tutto il possibile per sconfiggere i cartelli della droga, che provocano un continuo aumento della violenza. In molte scuole del Messico del Nord, gli insegnanti segnalano che alcuni ragazzi iniziano a vedere i narcos come eroi intoccabili.

mercoledì 17 dicembre 2008

Facciamo sentire la nostra voce

Alcune settimane fa il governo aveva annunciato l'idea di introdurre nelle scuole le cosiddette "classi ponte", ovvero delle vere e proprie "classi ghetto" destinate ai bambini stranieri. La giustificazione di questo provvedimento è legata alla necessità (sostiene l'esecutivo) di far imparare l'italiano ai bambini figli di immigrati per metterli alla pari con gli alunni nostrani i quali, dal canto loro, risentirebbero negativamente (sempre secondo l'esecutivo) della presenza di compagni di classe "zavorra". Il progetto, anche se di lui non se ne parla da un po', non è ancora accantonato. E, si sa, le pessime idee - come l'erbaccia - attecchiscono quando meno te l'aspetti. Per questo un gruppo di genitori adottivi ha pensato di indirizzare al presidente della Commissione Adozioni Giovanardi una lettera in cui si guarda con preoccupazione al progetto delle classi ponte.
Mehala aderisce all'iniziativa. Cliccate qui per scaricare il testo della lettera (vi si aprirà una nuova finestra: attendete qualche secondo, digitate il codice che compare sullo schermo e quindi salvate il file sul vostro computer) e qui per il modulo della raccolta firme (stessa procedura del testo della lettera). Come cantava Gaber "libertà non è star sopra un albero, libertà è partecipazione". Facciamo sentire la nostra voce.

martedì 2 dicembre 2008

Metti Mehala sotto l'albero

Anche quest'anno Mehala porta sotto l'albero di Natale la solidarietà. Scegliendo, al posto dei regali tradizionali, le magliette di Mehala aiuterai l'istituto "Shristi Nepal" a offrire un tetto ai tanti bambini caduti dal nido, orfani, in attesa della loro mamma e del loro papà.
Informazioni e prenotazioni: info@mehala.org oppure 039/510737

lunedì 1 dicembre 2008

L'adozione che si avviCina

Il 25 novembre si è svolto a Palazzo Chigi l’incontro bilaterale tra una delegazione della Repubblica Popolare Cinese, guidata dal viceministro per gli affari civili, signora Jiang Li, e la Commissione per le adozioni internazionali, presieduta dal sottosegretario Carlo Giovanardi, al fine di approfondire lo stato di attuazione dell’accordo bilaterale nel settore delle adozioni firmato lo scorso anno (...) Le due delegazioni hanno riconosciuto l’andamento positivo della cooperazione fra Italia e Cina, che ha consentito il deposito di numerosi fascicoli. La parte cinese ha assicurato che, in via del tutto eccezionale rispetto ai tempi ordinariamente programmati dal sistema e come segno tangibile di amicizia, a breve sarà possibile procedere all’abbinamento delle prime ventidue coppie italiane a minori cinesi.

C'è un passaggio in questa notizia, pubblicata nella newsletter della Commissione per le Adozioni Internazionali, che preoccupa. Ovvero che la Cina ha assicurato tempi più brevi per gli abbinamento di coppie italiane e cinesi in segno di amicizia. Questo viene fatto, cioè, per fare una cortesia all'Italia e per dimostrare che i rapporti sono buoni la Cina. In un simile atteggiamento non è possibile non vedere un rischio: che l'apertura cinese sia fatta nell'interesse di una distensione nei rapporti diplomatici dei due paesi e non in quello (supremo, dice la legge) dei bambini. E' noto che in Cina, paese dove vige la cosiddetta legge del figlio unico (le coppie possono avere soltanto un figlio, salvo casi eccezionali, e comunque devono comunicare il parto alle autorità e avere da queste il via libera, pena salatissime multe), operino bande di trafficanti di bambini. Persone che rapiscono o comprano bimbi che vengono poi ceduti (venduti!) ad altre coppie. Spesso succede che i genitori decidano di consegnare loro stessi il figlio ai trafficanti, in cambio di denaro, per evitare di pagare la sanzione prevista per chi non è autorizzato ad avere figli oppure perché avrebbe preferito un maschietto alla femminuccia venuta alla luce... insomma, in un paese dove i diritti umani sono ancora una chimera l'augurio è che si riesca ad avere la certezza dell'effettivo stato di abbandono dei bimbi che saranno abbinati a coppie italiane. Perché, non ci stancheremo mai di ricordarlo, l'adozione internazionale dev'essere fatta nel supremo interesse del minore.