venerdì 5 aprile 2013


Questo è il mio pensiero 
– Riflessioni di minori adottivi sui temi sensibili dell’adozione -

Grazie al contributo della Provincia di Lecco, a partire dal mese di gennaio 2013 Mehala realizzerà un progetto innovativo il cui obiettivo principale è quello di valorizzare la prospettiva dei minori adottivi in merito a quelli che sono stati definiti Temi Sensibili dell’Adozione (TSA), tra i quali l’informazione sull’essere stati adottati, l’abbandono, il confronto con il passato.
Il fine è di ottenere una visione di questi temi la cui conoscenza è considerata elemento facilitante per un’adeguata crescita e integrazione delle famiglie adottive; questi concetti sono infatti utilizzati dagli operatori per la formazione di coppie aspiranti l’adozione.
Mehala sceglie di dare voce ai veri protagonisti: i bambini.
A conclusione del progetto, verrà pubblicato un libro che racchiuderà il loro pensiero in merito.
L’intervento consisterà in un colloquio psicologico (preferibilmente condotto dallo psicologo che già conosce il bambino) indipendentemente dal periodo di inserimento in famiglia.
Durante il colloquio verranno proposte al bambino alcune domande sulle tematiche specifiche riferite all’adozione, le risposte verranno registrate al fine di poter trascrivere fedelmente “il pensiero del bambino”.
In particolare i bambini verranno sollecitati a esprimere la loro opinione su:
·        La modalità e il loro grado di soddisfazione dell’informazione ricevuta sul proprio status di figlio adottivo
·        Il proprio pensiero rispetto agli eventi riferiti al passato
·        L’immagine dei genitori adottivi
·        La propria identità etnica
·        Il legame di attaccamento con i genitori adottivi
·        L’inserimento scolastico
·        Il proprio pensiero sull’esperienza dell’abbandono

I colloqui saranno rivolti a bambini dai 4 ai 14 anni, non necessariamente adottati tramite l’Ente Mehala, e aperti anche a minori provenienti dall’adozione nazionale.

L’aspetto innovativo della proposta fatta da Mehala è di dar voce ai pensieri dei diretti interessati e veri protagonisti dell’esperienza adottiva: i bambini.
Non sempre infatti le riflessioni del bambino sono allineati con le interpretazioni fatte degli adulti.

Crediamo che i risultati di questo progetto, tradotti in una pubblicazione, potranno fornire un indubbio contributo alla letteratura esistente sui temi adottivi, che troppo spesso fanno parlare gli adulti tenendo in silenzio i bambini.


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