lunedì 20 settembre 2010

Tume Dida se ne è andata…

Tume Dida se ne è andata…
È la prima, da quando abbiamo iniziato il “Progetto Sololo”.
Si è spenta in ospedale poco dopo l’arrivo;
malaria cerebrale, si dice.
Il suo fratellino, arrivato con lei, invece, ce l’ha fatta a superare questa stessa battaglia…
E ora per lui, come per tutti gli altri nati qui, la quotidiana guerra del “riuscire a vivere” continua; per ora.
Tume ci ha lasciati con i nostri rimorsi e i nostri sensi di colpa.
La seguivamo, come si poteva, al suo domicilio.
Sapevamo della madre, forse non perfettamente a posto dal punto di vista psichico.
Sapevamo che lei e i suoi 4 fratelli talvolta venivano trascurati; ed erano ogni tanto abbandonati.
Due di loro avevano trovato sistemazione presso parenti,
mentre gli altri attendevano di poter essere accolti nel nostro villaggio.
Potevamo fare di più? Potevamo arrivare prima?
Non lo sapremo mai.
Di lei rimane la foto di un volto tenero, dagli occhi sofferenti per qualcosa
che neppure lei sembra riesca a comprendere cosa sia esattamente …
Non so se la sua breve vita sia veramente passata invano;
anche se il nostro “primo mondo” neppure sapeva del suo arrivo tra noi “umani”.
Ciao Tume; perdonaci.

Per favore, aiutaci a garantire le giuste cure e attenzioni ai bimbi di Sololo. Puoi farlo sostenendo il progetto o attivando un sostegno a distanza di un bimbo del Villaggio Orfani Sololo.

domenica 19 settembre 2010

Mamma, stasera non torno a casa...

Kunduz, Afghanistan.
"Mamma, oggi sono uscito a giocare con i miei amici. Come i bambini di tutto il mondo ci siamo messi a correre per i campi, quando abbiamo notato un giocattolo speciale. Vedi, mamma, spuntava dal terreno e scintillava sotto il sole. E noi siamo corsi a guardare cosa fosse. Sai, mamma, in assenza di palloni a cui tirare calci o anche uno di quella montagna di giochi che riempiono gli scaffali dei negozi che ogni tanto vediamo sulla televisione, quella che il papà ha attaccato alla padella che lui chiama parabola, ci arrangiamo con quello che troviamo per divertirci. Ora, mamma, non so spiegarti come ma all'improvviso quel gioco si è animato. E' diventato vivo. E ci ha aggredito. Con un boato spaventoso ha azzannato me e i miei amici. Mamma, oggi sono uscito per giocare. Non aspettarmi per cena".

ps Qui la notizia dell'ennesimo diritto negato ai bambini

venerdì 17 settembre 2010

Considero Valore

Considero valore ogni forma di vita,
la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto,
un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e’ risparmiato,
due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente,
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua,
riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo,
accorrere a un grido,
chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordarsi di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’e’ il nord,
qual’e’ il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo,
la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare
e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto

Erri de Luca, pubblicata su "Opera sull’acqua e altre poesie", (Einaudi - 2002).

martedì 14 settembre 2010

Educare all'amore

Di fronte alla scuola elementare di Adro, nel Bresciano, trasformata in un guazzabuglio di simboli di partito. Di fronte alle immagini dei bambini portati in piazza a urlare e inveire contro l'occidente, a causa di un paio di individui che non hanno di meglio da fare che bruciare copie del Corano. Di fronte ai piccoli e grandi episodi di bullismo che non attendono l'adolescenza, ma coinvolgono bambini sempre più piccoli, forse è il caso di riproporre una poesia che ci ricorda che i bambini sono fragili. Ed i loro cuori vanno maneggiati con cura.

I bambini imparano ciò che vivono.

Se un bambino vive nella critica impara a condannare.

Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire.

Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido.

Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole.

Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.

Se un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia.

Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.

Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede.

Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi.

Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo.

Doret's Law Nolte

La cartolina


Ricevere una cartolina fa sempre piacere. Oggi ancor di più perché questo colorato cartoncino affrancato e timbrato è stato soppiantato dalle nuove tecnologie.
Una cartolina scritta e spedita da una famiglia che si è appena incontrata è bello ed emozionante. Grazie di cuore.

domenica 12 settembre 2010

Assaggio in India

Che bella serata! Grazie ai tantissimi amici che ieri hanno riempito di risate, curiosità, simpatia e allegria la "vela" di Paderno d'Adda per la quinta cena indiana della nostra associazione. Una serata meravigliosa. Grazie anche a Singh e ai suoi cuochi: cibo ottimo... Come sempre.