lunedì 18 gennaio 2010

HAITI. Occhio ai proclami.


Come spesso accade di fronte alle molte immagini del dramma che si sta consumando ad Haiti la pena maggiore è nei confronti dei bambini. Soli. Piangenti e persi per le strade di un paese devastato dal terremoto. Si avvia allora il tam tam dei proclami: "Acceleriamo le pratiche di adozione!" Gridano molti media. Ma l'adozione non è una pratica di emergenza. Ad Haiti oggi regna il caos, la confusione. Un bambino che si perde per la strada NON è un bambinio che deve andare in adozione.
Aiutiamo Haiti, aiutiamo la sua popolazione che è in ginocchio. Aiutiamo le istituzioni e le ONG locali a favorire il ricongiungimento familiare. Ma non ascoltiamo i proclami sulle adozioni lampo. Quelle non sono adozioni. Sono atti di sciacallaggio.

domenica 10 gennaio 2010

Quel purosangue di mio figlio

Donna: signore, signore, aspetti, si fermi per favore...

Uomo a passeggio con la figlia adottiva (nata in India): non corra così, signora, non vede che il bambino non riesce a tenere il passo…., ha bisogno di qualcosa?

Donna: sì, sì, si fermi per favore…volevo far vedere al mio bambino la negretta….

Uomo: eccola, eccola qui signora, sa, se le dà una banana batte anche le mani….così il bambino sarà ancora più contento!!

Quante volte a noi genitori adottivi è toccato lo spiacevole compito di consolare l'ignoranza di chi continua a credere che adottare non voglia dire avere un figlio? Di queste e altri episodi chiacchiereremo, ovviamente col sorriso sulle labbra, giovedì prossimo dalle ore 21 in via Rovelli 4, nel centro storico di Como, presso la sede del quotidiano L'Ordine, nell'ambito degli incontri del nostro Adoption Caffè. Se avrete voglia di venire, per voi anche un ottimo caffè servito con la cerimonia del caffè etiope.