giovedì 26 febbraio 2009

Solidarietà all'Arci

Riceviamo dal circolo Arci "La locomotiva" di Osnago questo comunicato, che pubblichiamo. Mehala non può che esprimere solidarietà agli amici de "La locomotiva" per gli atti di stupido vandalismo subita dalla loro sede.

Si comunica alla cittadinanza tutta che nella notte fra il 24 e il 25 febbraio ignoti sono entrati nella sede del circolo presso la Stazione scardinando la porta d’ingresso e rubando soldi e materiale di consumo, provocando danni alla struttura del bar e alle attrezzature per alcune migliaia di euro.
La valutazione dei fatti al momento esclude una matrice di genere politico.
Il servizio bar e le iniziative programmate presso la stazione per questo fine settimana sono annullate.
Ringraziamo coloro che, personalmente, e a nome delle associazioni e istituzioni che rappresentano, ci hanno espresso la loro vicinanza e solidarietà.
Abbiamo convocato per giovedì 26 alle ore 20.30 presso la Sala d’attesa della Stazione, una Riunione del Consiglio Direttivo aperta a tutti i soci, associazioni, partiti e Istituzioni, per denunciare il fatto e decidere le iniziative opportune da intraprendere.

mercoledì 25 febbraio 2009

Un libro


Marina Zanotti è in Malawi da 6 anni. Si occupa di malati di AIDS in un paese in cui circa il 50% della popolazione è infetto, in cui la gente muore di fame per via del caldo, torrido o delle piogge torrenziali, in cui la morte è più quotidiana del biblico pane... Raccogliendo alcune sue lettere Roberto Mauri ha scritto insieme a lei il libro: Malawi, non finirà mai (Edizioni Dell'Arco). E’ un libro che mette a nudo i sentimenti, che fa star male e poi bene nel pensare che al mondo esistono persone che hanno deciso di rimboccarsi le maniche anziché stare ad aspettare. Persone che, nonostante tutto, non dimenticano le bolle di sapone e le lacrime.
Grazie Marina.

venerdì 20 febbraio 2009

Mettiamo ordine nelle notizie

Un po' su tutti i mezzi di informazione negli ultimi giorni ha fatto giustamente scalpore la notizia della bimba di soli 4 anni violentata da un uomo che i media si sono affrettati a definire come "padre adottivo". In realtà la storia è ben diversa, come ha chiarito il presidente della Commissione adozioni. La bimba è stata venduta dalla madre biologica alla donna, una brasiliana, che conviveva con l'agricoltore di Busto Arsizio arrestato per violenza sessuale. Alcuni mezzi di informazione hanno subito chiarito. Alcuni hanno anche titolato: "Altro che addottata, è stata comperata". Ma i più hanno lasciato i lettori nel dubbio. Senza chiarire. Né rivelare la verità. E per molti sarà normale pensare a un 57enne che adotta una bimba di soli 4 anni solo perché la piccola è brasiliana.

domenica 15 febbraio 2009

La prima pietra






L’invito è arrivato come “il primo Mehala Day”.
Sabato 14 febbraio 2009 è stato in realtà la “posa della prima pietra”: l’inizio ufficiale dei lavori nella nuova sede di Mehala. L’inizio di una nuova fatica, la fatica di un trasloco, di un canone di affitto ben più gravoso, di spazi più ampi da dover riempire di contenuti, di attività e di iniziative. Per ora più per riconoscenza sincera che per dovere, i nostri ringraziamenti: a Francesco e Ruben, l’ala bergamasca di Mehala: due grandi e instancabili lavoratori, a Manuela e Paola, l’ala brianzola: massaie di cuore e cervello!

lunedì 9 febbraio 2009

Brutti e cattivi

Abbiamo già affrontato il discorso razzismo in altri post, ospitando anche un bell'intervento di Massimo Salomoni, ma le recenti esternazioni di alcuni esponenti del governo ci impongono un'ulteriore riflessione sul tema. Dopo l'aggressione di Nettuno, dove tre giovanissimi hanno picchiato a sangue e bruciato un ragazzo indiano che dormiva alla stazione, ci si attendevano non solo dichiarazioni di ferma condanna per l'accaduto ma anche un alleggerimento delle uscite pubbliche di taluni ministri sul tema immigrazione. E invece, due giorni dopo i fatti di Nettuno, Roberto Maroni ha detto pubblicamente che il governo dovrà "essere cattivo con i clandestini". Sono parole la cui gravità evidentemente un ministro della Repubblica dovrebbe saper valutare. Perché regalano una licenza non auspicata a tutti quei giovani annoiati (come si sono definiti i tre disgraziati di Nettuno) che in cuor loro si chiedono che effetto fa bruciare un immigrato. Sarebbe ora che tutti noi si iniziasse a pensare al mondo come una cosa sola. E che se siamo nati in uno Stato benestante non è per bravura, ma per pura fortuna. Fortuna che, un po' buddhisticamente, avremmo il dovere di condividere con chi ne ha avuta molto meno. E che per questo, e non per svago, affronta viaggi disperati per raggiungere una terra promessa popolata da governanti "cattivi"... o forse sarebbe meglio dire da "cattivi" governanti.